Confartigianato partecipa ai tavoli settoriali promossi dal Ministero degli Esteri per la promozione del Made in Italy. Si tratta di 12 confronti su altrettanti settori produttivi e ambiti di attività iniziati ieri con l’agroalimentare e l’innovazione. Fino al 21 aprile, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, su incarico del ministro Luigi Di Maio, riunirà oltre 150 associazioni di categoria e rappresentanze imprenditoriali, per unire le forze produttive e il Ministero in una strategia comune: il Patto per l’export lanciato dallo stesso Di Maio.
Confartigianato interviene ai tavoli riguardanti i settori di punta del made in Italy, alimentare, moda, arredamento, con il Presidente di Confartigianato Alimentazione Massimo Rivoltini, il Presidente di Confartigianato Moda Fabio Pietrella, il Presidente di Confartigianato Arredo Mauro Damiani. All’inizio di aprile, Confartigianato ha presentato al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio un pacchetto di proposte per rafforzare l’internazionalizzazione delle micro e piccole imprese, in un momento così critico della congiuntura economica a livello globale. Si tratta di un piano complessivo, con misure sul fronte finanziario e di promozione internazionale, tarato sui bisogni reali dei piccoli imprenditori per dare un’immediata risposta all’attuale crisi conseguente all’epidemia da coronavirus e, al contempo, mettere le basi per una ripresa efficace che riporti al più presto l’export italiano ai livelli pre-crisi.
Da parte sua, il Sottosegretario Di Stefano, in apertura degli incontri, ha sottolineato: “La ripresa dell’industria italiana, nei prossimi mesi, passerà dall’export che sarà il primo settore a ripartire nei mercati, specie quelli asiatici, che per primi usciranno dalla crisi Covid19′. Vogliamo lavorare d’anticipo, cercando di essere anti-ciclici”. I tavoli servono a condividere proposte concrete che possano essere riflesse anche nei prossimi strumenti normativi in preparazione e che serviranno ad integrare la strategia già avviata. Di Stefano ha ricordato quanto approvato finora, cominciando dal piano straordinario per il Made in Italy che dispone adesso di fondi per oltre 300 milioni di euro. Nel decreto ‘Cura Italia’ poi è stato previsto un “Fondo straordinario per la promozione integrata” di 150 milioni di euro nello stato di previsione per il Ministero degli esteri, suddivisi tra un piano straordinario di comunicazione a sostegno delle esportazioni, con particolare riferimento ai settori più colpiti dall’emergenza Covid ed iniziative di promozione del sistema paese. Particolare enfasi sarà data alla transizione verso il digitale, come anche ricordato dal presidente dell’Ice, Carlo Ferro, quanto mai necessaria nel mondo post-pandemia. Sono quindi allo studio un portale di e-commerce che consenta alle nostre Pmi di competere sui mercati internazionali in modo equo e al riparo da monopoli e concorrenza sleale.